L’abside e il coro
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Sollevando lo sguardo siamo attratti dal grandioso affresco che ricopre interamente il catino dell’abside. L’opera, del pittore Renzo Bonfiglio di Vado Ligure, è del 1965 e raffigura l’umanità bisognosa ai piedi di Gesù Bambino. Tra la folla sono riconoscibili le figure del papa S. Giovanni XXIII, del noto filantropo cristiano dott. A. Schweitzer, il regista e attore G. Cervi, l’artista stesso e il religioso fra Tarcisio, che tanto si prodigò per il Santuario.
Sotto l’affresco si apre un matroneo che ospita due dei corpi di canne del nostro organo (il terzo è invece riposto all’interno del trono di Gesù Bambino). In seguito ai recenti restauri sono state installate due nuove ali di canne esterne che decorano il matroneo e fanno da corona al trono stesso.
Ancora più in basso, nascosto dal presbiterio, si trova il coro che, con la sua struttura lignea semplice ma solenne, ha accolto per tanti anni la comunità religiosa per la preghiera. Qui si trova il grandioso organo della ditta Mascioni (1966) con una consolle a tre tastiere con corrispondenti corpi di canne. Recentemente pulito, restaurato e ordinato nei suoi registri dalla ditta F.lli Marin: allo stato attuale ha un totale di 2.803 canne.